01Feb

Con la Circolare n. 32 del 30 gennaio 2025, l’INPS ha fornito le istruzioni operative per accedere all’esonero contributivo destinato alle micro, piccole e medie imprese (PMI) operanti nelle regioni svantaggiate del Sud Italia.

In cosa consiste?

Un esonero parziale dei contributi previdenziali (esclusi INAIL e altre contribuzioni specifiche) per i rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato, finalizzato a sostenere l’occupazione nel Mezzogiorno.

Obiettivo: promuovere la stabilità occupazionale e ridurre i divari territoriali.

Regioni interessate:
Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Limiti dimensionali e di fatturato:
Possono accedere all’agevolazione i datori di lavoro con meno di 250 dipendenti, un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro e/o un bilancio totale annuo non superiore a 43 milioni di euro, in conformità al Regolamento UE n. 2014/651.

Percentuali di esonero:

• 2025: 25% (fino a 145 euro/mese per lavoratore).
• 2026-2028: 20% (fino a 125-100 euro/mese).
• 2029: 15% (fino a 75 euro/mese).

Condizioni per l’accesso:
• Contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato instaurati entro il 31 dicembre dell’anno precedente.
• Regolarità contributiva (DURC).
• Rispetto di norme a tutela del lavoro e dei contratti collettivi.
• Sede di lavoro situata nelle regioni indicate.

Contratti di somministrazione:
L’esonero è applicabile anche ai lavoratori somministrati, purché l’attività lavorativa sia svolta presso un utilizzatore con sede operativa nelle regioni interessate. La misura si applica al contratto a tempo indeterminato instaurato tra il lavoratore e l’Agenzia di somministrazione, a condizione che il rapporto sia attivo entro il 31 dicembre dell’anno precedente.

Esclusioni:
• Settori agricolo, domestico e apprendistato.
• Enti pubblici, enti morali, consorzi, aziende speciali, e datori di lavoro che superano i limiti del regime “de minimis” (300.000 euro in tre anni).

Cumulabilità:
L’agevolazione è cumulabile con altri incentivi, nei limiti della contribuzione dovuta, ma non con esoneri specifici previsti dal Decreto Coesione (es. bonus Giovani, Donne, ZES).

Obiettivo: promuovere la stabilità occupazionale e ridurre i divari territoriali.

Consulta la circolare completa INPS allegata per tutte le modalità operative e i dettagli tecnici.